E’ una grigia e fredda mattina di novembre nel Basso Polesine, le strade del paese sono ancora deserte e poche auto cominciano ad interrompere il silenzio che le pervade. Solo in una stradina laterale si nota qualche presenza: presso il cancello chiuso di una villetta ci sono due uomini silenziosi, immobili, sembrano quasi ignorarsi. Una targa d’ottone sul cancello indica che all’interno c’è uno studio medico. Continua a leggere
Archivi tag: ambulatorio
Stress
Questa storia non precisa il luogo e l’identità dei protagonisti per volere della persona che la racconta.
“Zio can!“: un paziente, ancora senza numero, s’affaccia dentro alla sala d’attesa, dove stiamo ammassati a sudare quasi come porci nel letamaio, data la puzza di malattia, che in realtà forse non c’è, ma che di sicuro c’immaginiamo tutti. Le pale del ventilatore a soffitto, poi, creano correnti d’aria del tutto inutili (ma uno straccio di condizionatore no?!?).
Il paziente senza numero si avvicina al dispenser arancione, uguale identico a quello del casaro qua fuori, pieno zeppo anche lui di clienti – passando ci ho buttato l’occhio -, ma solo oggi, che è venerdì mattina, giorno di mercato.
Il paziente senza numero strappa il talloncino di carta azzurrina e, dunque, si trasforma in paziente numero diciannove. Continua a leggere
Archiviato in punti di vista, storie, territori