Concludiamo dunque il trittico del vicinato – così detto un po’ per gioco e un po’ sul serio in riferimento a due precedenti post (qui e qui). Il tema delle migrazioni sanitarie è un pretesto che fa emergere alcuni spunti di riflessione, stavolta attorno a come percepiamo i cambiamenti nell’assistenza sanitaria e su una resistente concezione delle cure e dell’ospedalizzazione.
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Anna e Bepi abitano tre case più in là, verso est. Marina, invece, sta due case più dietro, verso sud. Sono in avanti con gli anni, tutti e tre di certo tra i settantacinque e gli ottanta. Non li conosco da sempre; vivo qui da due pugni d’anni o poco più, e sono arrivata da perfetta estranea per tutti. Continua a leggere